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Sergio Salvatore Manca

Socio Sostenitore

Capo del Settore Contenzioso del Lavoro – Area Affari Legali dell’Ateneo Sapienza Università di Roma.

Avvocato abilitato, per concorso, al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori amministrativa e contabile nonché specialista in diritto amministrativo. Dottore di ricerca in Diritto Pubblico, profilo Diritto Amministrativo. Formatore. Autore di apprezzate pubblicazioni giuridiche. Già Magistrato Onorario, dapprima con funzioni inquirenti e, successivamente, con funzioni giudicanti nonché idoneo in concorso per dirigente (area amministrativa) di seconda fascia.

In particolare:

Già Vice Procuratore – P.M. – Onorario presso la Procura della Repubblica di Tempio Pausania con attestazione di lodevole servizio.

Già Magistrato Onorario con funzioni di Giudice Onorario di Pace (GOP) e dapprima di Giudice Onorario di Tribunale (GOT) presso il Tribunale Ordinario di Roma, Sezioni Civili.

Già Formatore Decentrato, nominato con delibera del C.S.M. previo interpello selettivo e successivamente confermato nell’incarico per il biennio successivo, per la formazione della Magistratura Onoraria nell’ambito della struttura didattica territoriale della Scuola Superiore della Magistratura presso la Corte di Appello di Roma.

Capo del Settore Contenzioso del Lavoro della “Sapienza-Università di Roma”.

Avvocato (innanzi alle giurisdizioni speciali: giudice amministrativo e Corte dei Conti).

Titolo di avvocato specialista in diritto amministrativo ex D.M. n. 163/2020.

Autore di apprezzate pubblicazioni su riviste scientifiche.

Membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio di Diritto del lavoro e della Previdenza.

Componente di Commissioni (di concorso, ispettive, disciplinari ed elettorali).

Percorso professionale con specializzazioni acquisite, in ordine temporale, in diritto penale, civile, amministrativo, amministrativo-contabile e pensionistico (ivi compresi i relativi aspetti processuali).

Percorso formativo continuo e caratterizzato, tra l’altro, dal conseguimento di 2 Master (in “Diritto processuale della P.A.” e sul “Rapporto di lavoro pubblico”) con votazione 110/110, Laurea in giurisprudenza con analoga votazione e dottorato di ricerca.