Pierluigi Ciocca

Sostituto Governatore della Banca d’Italia (1995-2006)

Nato a Pescara il, 17 ottobre 1941, è un banchiere ed economista italiano.

È stato vicedirettore generale della Banca d’Italia dal 1995 al 2006, nonché indicato nella short list dei candidati a Governatore della Banca d’Italia, come possibile sostituto di Antonio Fazio alla fine del 2005, e quale possibile successore di Mario Draghi nel 2011.

Laureato in giurisprudenza alla Sapienza nel 1965, studi post-laurea in economia nel 1966 all’Istituto per gli studi e le ricerche economiche (ISRE), vince nel 1967 la borsa di studio della Fondazione Einaudi di Torino, poi è la volta del Balliol College dell’Università di Oxford.

Entrato in Banca d’Italia nel 1967 al servizio studi nei settori econometrico, monetario, internazionale, strutturale, dal 1982 al 1984 è condirettore centrale, capo del servizio anticipazioni, sconti e compensazioni. Nel 1984 diventa membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio Italiano dei Cambi, carica che mantiene fino al 1995.

Nel febbraio 1995 nominato vice direttore generale della Banca d’Italia, carica che manterrà fino al dicembre del 2006. Dal maggio del 1997 all’agosto del 2002 ha rappresentato la Banca d’Italia nel Comitato per l’Euro presso il Ministero del Tesoro. Tra gli incarichi internazionali è stato:

Sostituto del governatore della Banca d’Italia presso la Banca centrale europea dal 1998 al 2006.

Membro del Board del Financial Stability Forum, istituito dai Ministri e Governatori del G-7 presieduto da Andrew Crockett, poi da Roger W. Ferguson, Jr.

Rappresentante della Banca d’Italia nel Gruppo di lavoro n. 3 del Comitato di Politica Economica all’OCSE.

Rappresentante della Banca d’Italia nel Gruppo G-10 Deputies e Rappresentante della Banca d’Italia nel Gruppo G-7 Central Bank Deputies.

Ha tenuto e tiene lezioni e conferenze in università italiane e straniere.

Riconoscimenti

Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Laurea honoris causa in “Mercati e Intermediari finanziari” – «per aver reinterpretato i tratti salienti della storia economica italiana con un approccio originale e una visione unificante» Università di Macerata, 2013.