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Bill Mitchell

Professore di Economia dell'Università di Newcastle ( Australia )

Economista e docente australiano, post-keynesiano, insegna all’Università di Newcastle nel Nuovo Galles del Sud.

È tra i massimi esponenti della Teoria Monetaria Moderna (Modern Monetary Theory). Lo stesso termine di “Modern Monetary Theory” fu coniato da lui medesimo in riferimento a una frase contenuta nel Trattato sulla moneta di John Maynard Keynes.

È un noto oppositore sia delle politiche, sia delle teorie economiche, di matrice neoliberista e ha più volte pubblicamente polemizzato contro il revisionismo storico compiuto nei confronti del New Deal da parte degli economisti mainstream di stampo conservatore e finalizzato a rifiutare, o sminuire, i risultati positivi conseguiti dal piano di riforme economiche e sociali istituite dall’allora presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt.

La sua attività divulgativa e di ricerca è rivolta a promuovere l’adozione di politiche economiche di stampo nettamente interventista da parte del settore pubblico, incluso l’uso dello strumento del deficit di bilancio attuato dallo stato, al fine di incrementare la produttività economica nazionale.

Con l’economista olandese Joan Muysken, ha scritto il libro “Full Employment Abandoned“, che è anche la loro opera più conosciuta, in cui tracciano una completa analisi teorica della disoccupazione in relazione sia alla sua natura sia alle sue cause nel corso degli ultimi 150 anni, affermando che si è passati da una disoccupazione provocata involontariamente dalle politiche economiche dei governi a quello che oggi si definisce come “tasso naturale di disoccupazione”. Questo passaggio è il frutto di una volontà ideologica finalizzata a contrastare le politiche statali di intervento nell’economia sviluppate da John Maynard Keynes. Gli autori mostrano, inoltre, come il fenomeno della disoccupazione non sia frutto di problemi del singolo cittadino, bensì che essa scaturisca specificatamente dall’adozione di sistemi macroeconomici fallimentari derivanti dalle teorie marginaliste, neoclassiche, monetariste, dell’equilibrio economico generale e della scuola di Chicago, e presentano una critica sia teorica sia empirica dell’approccio neoliberista, illustrando nel contempo come piena occupazione e stabilità dei prezzi siano obiettivi economici congiuntamente e pienamente raggiungibili grazie all’implementazione di un’adeguata politica fiscale espansiva. A questo proposito, i due economisti hanno insieme elaborato il concetto di “garanzia occupazionale“.

Editorialista e commentatore sui principali media australiani, tra cui quotidiani e radio a diffusione nazionale.

Laureato in Commercio nel 1977 all’Università Deakin, ha conseguito in seguito due lauree magistrali in economia, la prima all’Università di Melbourne nel 1978, la seconda all’Università di Monash nel 1982.

Dottore di ricerca all’Università di Newcastle nel 1998, dove ha poi preso in carico la cattedra di economia.

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2017/09/30

Riconquistare lo Stato per un mondo post-neoliberale